Probiotici – una parola spesso sentita ma non sempre compresa. Cosa sono esattamente i probiotici? Approfondiamo questo concetto per gettare luce sulla loro importanza e sulle considerazioni chiave.
Cosa sono i probiotici
I probiotici sono microorganismi vivi che, quando somministrati in quantità adeguate, conferiscono benefici alla salute dell’ospite, una definizione che, inizialmente, potrebbe sembrare un po’ sfuggente. Per ottenere una chiara comprensione di cosa siano i probiotici, dobbiamo scavare più a fondo.
Il Ministero della Salute italiano ha delineato linee guida che chiariscono le caratteristiche necessarie affinché un prodotto possa essere considerato un probiotico. Secondo queste direttive, un prodotto deve:
- Avere una storia di utilizzo tradizionale nell’integrazione del microbiota intestinale umano, il che significa che devono essere noti con certezza i ceppi presenti nel prodotto; la confezione deve indicare in modo preciso la specie o le specie coinvolte.
- Essere considerato sicuro per l’uso umano.
- Essere attivo a livello intestinale in una quantità sufficiente per moltiplicarsi efficacemente nell’intestino.
Da questa definizione emergono due punti chiave:
- Ciò che viene considerato un probiotico non è il singolo ceppo batterico, ma piuttosto il prodotto nel suo insieme. In altre parole, non è sufficiente che un microrganismo abbia “caratteristiche probiotiche”; deve essere somministrato in una quantità adeguata per rendere il prodotto completo un probiotico efficace.
- Questa definizione si applica esclusivamente all’uso umano e non agli animali. Attualmente, i probiotici non sono definiti in termini di mangimistica, inclusi i prodotti destinati a cani e gatti. Invece, i ceppi con attività probiotica sono classificati come “additivi nutrizionali” per mangimi, e i prodotti contenenti questi ceppi sono definiti semplicemente “mangimi”.
La lista europea degli additivi in vigore autorizza al momento solo tre ceppi per l’uso negli animali: Enterococcus faecium, Lactobacillus acidophilus e Bacillus subtilis. Tuttavia, storica e attualmente, il solo ceppo autorizzato per l’uso in mangimistica è Enterococcus faecium. Questo ha creato una situazione particolare: la maggior parte dei prodotti probiotici per cani e gatti contiene un unico ceppo, Enterococcus faecium.
Questo può portare a una complicazione significativa: se un probiotico per animali non produce i risultati desiderati, spesso viene cambiato con un altro prodotto che, tuttavia, contiene lo stesso ceppo batterico. In altre parole, il nome cambia, ma l’effetto rimane lo stesso. Questa sottigliezza normativa può avere impatti significativi sulla salute dei vostri animali e merita attenzione.
Enterococcus Faecium: Il Principale Probiotico per Cani e Gatti
Al momento, Enterococcus faecium è il principale ceppo probiotico autorizzato per cani e gatti, mentre solo altre due specie sono attualmente approvate (al 2022). A causa di queste restrizioni normative e del fatto che in letteratura sono presenti studi sui benefici di ceppi probiotici non autorizzati per cani e gatti, è comune utilizzare prodotti probiotici umani per gli animali. Tuttavia, è essenziale fare ciò con cautela.
Spesso i prodotti destinati all’uso umano contengono più ceppi probiotici, ognuno con diversi metaboliti. Poiché i diversi microrganismi possono avere effetti differenti, l’uso di prodotti per l’uomo nei cani e nei gatti richiede una sorveglianza costante da parte di un veterinario che conosca la letteratura scientifica e possa valutare l’efficacia specifica di quei ceppi per la condizione patologica del vostro animale.
I probiotici per cani e gatti sono generalmente efficaci quando somministrati in dosi giornaliere comprese tra 10^8 e 10^11 UFC (Unità Formanti Colonia). Inoltre, devono essere in grado di sopravvivere all’ambiente acido dello stomaco e colonizzare la mucosa intestinale.
Conclusione
In sintesi, i probiotici possono svolgere un ruolo cruciale nella salute di cani e gatti. Tuttavia, affinché siano efficaci, è fondamentale:
- Utilizzare un prodotto specificamente designato come probiotico, evitando genericamente i “fermenti lattici”.
- Conoscere i ceppi probiotici coinvolti e assicurarsi che siano appropriati per la condizione specifica del vostro animale.
- Considerare la presenza di eccipienti che potrebbero non essere adatti agli animali.
Sotto queste condizioni, i probiotici possono essere uno strumento prezioso per promuovere il benessere intestinale nei vostri animali domestici. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un veterinario prima di introdurre qualsiasi nuovo prodotto nella dieta dei vostri amici pelosi.